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Itaca! (Goldrake / Mango, Profumo d'amore)

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Rubina1970's avatar
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Stiamo volando già da parecchio.
 
Non riesco a pensare ad altro che all’incontro col mio mondo.
 
Meravigliose formazioni luminose in distanza, colori: il bianco accecante, l’oro, il rosa, il blu elettrico, contro il nero pece del vuoto. Corpi enormi che sembrano minuscoli, nebulose lontanissime che appaiono come trottole con dei nastri che vorticano al ruotare. Mondi di cui non sappiamo nulla.
 
L’ultima volta che ho percorso questa strada, avevo paura, ero ferito, andavo alla ricerca di un nascondiglio remoto e sconosciuto e soprattutto piangevo. Singhiozzavo, urlavo, ero solo. Solo nel senso più assoluto della parola solo. Tutto, avevo perso.
 
Mi erano morti tutti. Era estinta la mia specie. Era finita la vita sul pianeta di casa mia. Con me non ero riuscito a portare niente e nessuno, allora come facevo a sapere di essere vivo? Perché ero vivo? E per quanto? Che avrei fatto, senza di loro?
 
Pensavo che non avrei mai più visto il mare, i tramonti, l’effetto del vento sull’erba, un volto amato. Non una canzone, una storia, una realtà che fosse mia, un profumo conosciuto.
 
Perché ero vivo proprio io? Era fortuna? Era una maledizione? Una colpa? Una punizione? Uno sbaglio? Mamma … papà … aiuto, pensavo. Nessuno veniva. “Maledetti veghiani, ridatemi la mia vita!” … L’ultimo superstite di un mondo morto, pensavo.
 
E invece …
 
La prima cosa che sentirò, sarà il vento. Sarà l’aria, e mi sembra di non poter aspettare! Dio, facciamo presto! Voglio sapere, e non so niente! Sarà primavera, ci saranno i pollini? O l’aria da neve dell’inverno? Sentirò il salmastro speciale di Fleed?
 
Sei tu che mi chiami, vero? Sì, Fleed, sei tu, che mi riconosci e dici il mio nome con il tuo cuore pulsante, e m’inviti a cedere: “Lasciati andare, caro Duke, al mio richiamo … Io sono in te:
 
Senti, senti il profumo
dell’aria limpida che entra piano dentro te
 
Sono l’aria che respiri, l’acqua e i minerali che compongono le tue membra, sei il mio principe, e sei mio figlio! Figlio di Fleed limpida e generosa!”
 
Oh, Fleed! Casa!
 
Mi pare di sentirlo già, lo so che mi sbaglio, ma che male c’è nel sognare? Tanto Goldrake fa da sé, adesso. E allora, sì, nelle narici par quasi di sentire … Era questo, Patria mia, il tuo inimitabile aroma! Non posso aspettare, mi sembra quasi reale.
 
Quanta rabbia ci costò, quanta frustrazione
siamo fuori ormai anche se nei guai
 
Sì, abbiamo sofferto tanto, Patria amata. Le cicatrici sul mio corpo sono speculari alle tue, e non sarà mai la stessa cosa. Ma siamo vivi! Io e le ragazze qui dietro, e il tuo suolo fertile, e l’acqua che non sarà più solo lacrime di rabbia e di dolore immenso, di nostalgia e dubbio. Ma acqua limpida da bere, fresca per ristorare le nostre povere forze. Siamo salvi!
 
Senti, sale pian piano
un coro e il brivido va ci colpisce proprio lì
nel respiro lì a metà, grande è l’emozione
di essere qui di nuovo: ECCOLA! Dio Signore misericordioso, la vedo!
 
Piango! Le ragazze urlano, si abbracciano e ridono piangendo! La mia sposa e la mia principessina!
 
Mi manca il respiro: Fleed, sei davanti a me, verdazzurra, più bella che mai,
non sei sola sai
siamo in tanti ormai
non importa quanto male ci hanno fatto
l’importante adesso è la verità
 
Sì, non sei più sola, ora ti popoleremo e germoglierai una nuova generazione di figli. I principi di Fleed sono qui, e presto saremo di più, verranno, perché io lo so che ce ne saranno altri! Ecco, il coro si alzerà per cantare la verità, che siamo ancora insieme, uniti! Abbiamo sconfitto il male che abbiamo subìto!
 
Chiudo gli occhi per vederti subito, prima ancora di sbarcare …
E se chiudo gli occhi vedo il mondo come lo vorrei
il mare che riprende già trasparenza il suo antico colore
 
Il mio mondo rinato … Mi ci voglio tuffare, voglio riprendere su di me la sua acqua spumeggiante, la sua terra ricca, la sua aria profumata!
E l’odio si allontana …
E la paura è un ricordo …
E la pietà
che finalmente ridiventa amore
l’anima sa
sa come rifiorire, sa come non morire
 
Provo solo una fitta per chi non ci sarà: pietà di loro! Pietà da loro, per noi che indegnamente vivremo qui! Amore, e solo amore, nel fondo più intimo di me.
E da lì, l’amore rampolla fuori come fosse acqua di sorgente, finalmente dolce, dalla mia anima che rifiorisce a Fleed! Non sono morto … dunque eccomi, sono pronto a vivere!
 
Senti, senti la gente
non parla ma dice che è un po’ più vicino a te
non è molto ma però fa consolazione
mai più sola mai
stretta in mezzo a noi
 
No, sbaglio: non c’è gente, su Fleed … o sì? Possibile che io senta qualcuno che mi saluta, che mi riconosce e mi dice che mi stava aspettando? Mi siete vicini, compatrioti? Ci siete? Se ci siete, anche uno soltanto, io vi troverò! Non è molto, anche noi siamo solo in tre, e non è un buon numero per ripopolare un pianeta, ma se ci siamo noi, e se quello che Naida e altri hanno detto è vero, allora vi troverò.
E ci stringeremo come fratelli!
 
L’incubo è dissolto perso nel passato
perlomeno sai che rinascerai
 
Non saremo gli stessi di prima, naturale.
Ma saremmo cambiati comunque, si cambia anche senza vivere quello che è toccato a noi. Perlomeno, ci riconosceremo uguali nel dolore. E allora, uguali anche nella rinascita.
 
Non cancelleremo mai del tutto i nostri incubi. Perché siamo stati dilaniati troppo nell’intimo, ed ognuno ha dovuto trovare le proprie energie per riprendersi. Perché non dimenticheremo mai quelli che abbiamo amato e perso (NON SIA MAI!). Ma siamo vivi, e saremo insieme!
 
Oh, Patria mia, anima diletta! Come sei bella, nella mia immaginazione!
Perché non possiamo andare più veloci di così? Non resisto …
E se chiudo gli occhi vedo il mondo come lo vorrei
le coste ritornate intatte ancora vergini ancora in fiore
 
Ecco, sì, mi par di vederti, nuova, primigenia e potente di vita!
Calpesteremo il tuo suolo per la prima volta dopo troppo tempo, ma non ti profaneremo. Lo faremo con rispetto e stupore, e ci sentiremo piccoli di fronte a te. Ogni angolo di te ci sarà caro! Le tue coste t’incoronano, i tuoi fiori sono gemme preziose.
 
E la pietà
che finalmente ridiventa amore
l’anima sa
sa come rifiorire, sa come non morire
 
E saremo come i tuoi fiori anche noi: rinati vergini, e senza la paura di bucare l’ultima neve. Sotto la neve, la vita, e sotto la pietà, l’amore.
 
Senti, senti il profumo
del nuovo amore
e questo amore viene da dentro di me.
Ci stringiamo le mani con le ragazze, per non essere separati in questo momento troppo bello e tenero per non condividerlo. Questo è il nostro amore. Come rugiada o polline nel vento, porterà nutrimento e rinnoverà la vita.
 
Fleed: eccoci. Ci riconosci? Siamo noi, ti ricordi? … siamo a casa.
Actarus sta tornando "a casa", la prima, ed è sopraffatto dall'emozione e dall'attesa di rivederla. I suoi pensieri si abbandonano al sentimento ... Come si sente: un re? un superstite? un figliol prodigo? un miracolato? L'amore risponderà a tutte le sue domande.

Già pubblicata su www.efpfanfic.net/

Questa è una song-fic ispirata alla canzone di Pino Mango "Profumo d'amore" (dall'album "Mango" del 1994, poi dal vivo in "Dove vai" del 1995).
Le parole della canzone sono in corsivo. Per ascoltare (e vedere, e ringrazio Odissea71 per averla pubblicata) dal vivo la canzone, il link è www.youtube.com/watch?v=oongdS…

E' molto difficile per me accettare la scomparsa dell'artista che ha creato "Profumo d'amore" e tante altre meraviglie. Non ce lo ridarà più nessuno. Non ce ne saranno più, né dischi, né concerti, niente. Sono felice di aver scritto e condiviso questa cosa con tutti quelli che la vorranno leggere, quando lui era ancora vivo, e non dopo come se fosse un requiem. Chissà che non gli piaccia!

Io non possiedo i diritti per nulla di questa storia eccetto che per la trama e la sua forma. I personaggi appartengono a Go Nagai e alle rispettive case di produzione e distribuzione del cartone, del manga e dei gadget. Pino Mango possiede i diritti della canzone, con la relativa casa di produzione.
 

© 2014 - 2024 Rubina1970
Comments7
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Gedamo's avatar
Sei bravissima...forse non sono un esperto in materia letterale,ma il tuo breve racconto mi ha provocato un piccolo brivido,partito da cuore e affiorato in epidermide. Mi sembra tu sia una profonda conoscitrice dell'universo Nagaiano e che abbia colto in pieno le caratteristiche del bello e romantico principe  Fleed. Con poche parole riesci a esprimere perfettamente piu' concetti,come con quel apparentemente semplice: "Tanto GOLDRAKE fa da se,adesso", unica citazione dove e' presente l'arma GRENDIZER e che riesce a descrivere pienamente il riposo del guerriero, dopo innumerevoli e stressanti battaglie,sottolineando quasi la fatica del pilota trascorsa durante le stesse,  nel muovere quel pesante "corpo d'acciaio".
Mi riservo di leggere altro di tuo,e magari rileggerlo ancora; Intanto ho tenuto nel commentare TWICE questa tua fiction,come sono molto contento che tu l'abbia linkata come arricchimento della mia immagine.Nod 


P.s.Ma perché parli di 2 ragazze ? Mi hai invogliato a vedermi l'ultimo episodio per accertarmi dell'eventuale mistero ...